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Finalmente dopo un periodo molto impegnativo posso passare una serata con la Padrona. La Padrona mi propone una cena con una sua amica che indicherò come P. Altre volte avevo trascorso belle serate in compagnia della Padrona e di P. , a volte le avevo accompagnate a cena e io avevo dovuto attendere per poi pagare il conto e passare poi il dopocena assieme, a volte avevamo cenato amabilmente assieme e poi, accompagnata P., avevo proseguito la serata con la Padrona.

P. è a conoscenza della mia indole sottomessa e sa benissimo che vengo usato e umiliato dalla Padrona. La proposta questa volta prevede anche una umiliazione davanti a P.

P. è una signora molto empatica, colta e molto piacevole. Una bella persona sempre affabile e spesso interveniva in mio soccorso quando la Padrona mi sgridava o mi metteva al mio posto. Non immaginavo che avrebbe potuto in qualche modo assistere ad una “sessione”.

Di fatto anche io pensavo che sarebbe stato molto degradante  subire un’umiliazione, magari dovendo guardare negli occhi P., e poi andare a cena assieme. Non so perche’ ma mi immaginavo che cenare, parlare, discutere, scherzare con chi mi ha visto umiliato e degradato sarebbe stato più difficile. Mi immaginavo che per P. sarebbe stato più arduo “difendermi” dopo aver visto come vengo utilizzato e degradato dalla Padrona.

La Padrona sceglie un ottimo ristorante, molto elegante e raffinato. Questo mi fa sperare che durante la cena sarebbe stata un po' più contenuta e non mi avrebbe messo in imbarazzo più di tanto. Arrivo puntuale e andiamo a prendere P.  Capisco che la serata prevede prima la cena e poi l’umiliazione e capisco anche che P. vorrebbe non solo assistere ma anche partecipare un pochino. Accetto e ho paura che durante la cena si sarebbero divertite a raccontarmi cosa avrebbero fatto, e che non avrebbero perso occasione per parlare liberamente davanti al cameriere/a.

Nulla di tutto ciò. Cena amabile, buon vino ottima location buon cibo. Forse il servizio non perfettamente all’altezza del locale ma direi che il posto merita. La Padrona e P. sono un’ottima compagnia e passiamo una piacevolissima serata. Pagato il conto andiamo nel dungeon della Padrona. Qui inizia l’umiliazione. Già doversi mettere nudo davanti ad una donna che non è mistress risulta un pelino imbarazzante. Fa freddo, il pavimento è freddo e questo sembra studiato apposta dalla Padrona che così vede la mia difficoltà (mentre le due donne sono vestite) ed il mio cosino che con il freddo non mostra alcun segno di virilità. Non che sarebbe servita ma mi sarei magari sentito un po’ meno umiliato. Dapprima vengo usato dalla Padrona , qualche frustata e sberla… mi viene messo il collare e faccio il cane. Ad un certo punto la Padrona invita P. ad avvicinarsi. Sono obbligato a baciare i piedi a P. e la Padrona le dice di mettermi un piede in testa. Sono in presenza di due donne, sono in ginocchio mentre bacio il piede di una donna che mi schiaccia la testa con l’altro piede e sento sulla schiena il tacco padronale che spinge. Seguono altre pratiche, la padrona mi schiaccia la mano con tutto il suo peso e poi mi sento dire :” ci hai portato a cena, hai pagato la cena, ci hai fatto da autista e ora ci serve uno sgabello. Renditi utile poi ci dovrai far divertire”. Sento quattro piedi sulla schiena mentre le donne sono comodamente sedute sul divano e io a 4 zampe come un poggiapiedi. La serata prosegue e ad un certo punto la Padrona inizia a scaldarmi il sederino. A questo punto lascia il frustino a P. e le sento dire : “Dai picchia un po’ anche tu, divertiti”. A questo punto mi rendo conto che P. non ama molto il fetish ma è più sadica oppure semplicemente non è sadica ma ha bisogno di sfogarsi. Inizia a picchiare e sembra una professionista del frustino. Arrivo a implorare di smettere e quasi piango. A quel punto la Padrona mi impone di baciare ancora i piedi di P. e di ringraziare per ogni colpo che ricevo. Mi sento distrutto , tanto male al sedere mentre bacio i piedi di P. e sento la Padrona che se la ride.

Poi devo rivestirmi e devo accompagnare P. a casa. Il sedere sembra in fiamme. Stiamo tornando e la Padrona mi impone di sbrigarmi perché ha dei bisogni.

Appena tornati nel dungeon vengo infilato sotto la “seduta” e vengo trasformato nel cesso che merito di essere. Evito i dettagli dico solo che ad un certo punto devo tenere la bocca chiusa in modo da ricevere il prodotto in faccia. Lo terro’ a lungo su naso bocca e occhi. Poi ho l’obbligo di baciare bene il prodotto e di estrarre la lingua in modo da leccarlo. So che La Padrona sta filmando e credo abbia fatto un bel primo piano della lingua che lecca avidamente il prodotto. (non ho visto il video). Sento che mi dice “pensa si ti vedesse ora P. mentre lecchi… chissà se penserà ancora che sei intelligente e se le piacerai ancora” (come persona sottolinea). Mentre lecco mi concede di godere. Non so se per caso abbia poi mostrato il video e le foto a P. ma non mi è stato detto e non ho il permesso di chiedere.

Ci prepariamo per la notte e qui altra sorpresa. Di solito passo la notte per terra ai piedi del letto della Padrona. Questa volta mi viene detto che dormiro’ per terra nel dungeon freddo. (il sadismo della Padrona è sempre a livelli alti. Tuttavia è anche umana e quindi mi fornisce un’alternativa). Potrò optare per il pavimento freddo oppure per dormire su un divanetto che è la metà di me. “Sarà morbido e caldo ma sarà scomodo “ chiosa la Padrona. Noto che il divano è vicinissimo ai suoi stivali e quindi opto per questo. La Padrona forse intuisce e quindi mi impone di “sdraiarmi” dalla parte opposta , credo per evitare che di notte io possa essere tentato di annusare o baciare i suoi stivali. La notte è insonne. Filtra un po’ di luce e sono scomodissimo ma ogni volta che apro gli occhi vedo gli stivali padronali e sono felice.

La mattina posso offrire la colazione alla Padrona, parliamo amabilmente e poi ci dobbiamo salutare. Colpa mia che ho un impegno perché la Padrona sarebbe stata ancora un po' con il suo schiavo. Mi dice pero’ che P. ha apprezzato e che le piacerebbe ripetere.

Non è un buon periodo e non so quanto presto potrò tornare al cospetto Padronale (che ci sia P. o meno) ma da quando riparto in auto penso alla fortuna che ho avuto ad essere schiavo della Padrona e non vedo l’ora di poter essere di nuovo al suo cospetto per servirLa e riverirLa.

 

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