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La prima volta che mi ha dominato è stata per me indimenticabile ( vedasi regina bionda con frusta), e da allora ho sempre sperato in una nuova occasione. Sapevo che non sarebbe stato semplice per mille motivi, ma tanti ostacoli hanno ritardato  un nuovo incontro addirittura di anni, nel corso dei quali è stata possibile solo una (piacevolissima) chat. Alla fine, una straordinaria congiunzione astrale ha reso possibile un nuovo incontro in occasione di un tour dalle mie parti in un rarissimo weekend che ero particolarmente libero, e mi è sembrato un segno del destino al quale non era possibile sottrarmi. E così, eccomi ancora a recarmi al luogo dell'appuntamento, ancora in alto, come la torre di un castello abitato da una meravigliosa e crudele Regina. Sperando lo apprezzasse, Le  ho portato come cadeaux un pregiato vino rosso locale. Mi accoglie come sempre dietro  l'uscio socchiuso, la sua aura di dominazione è naturale e mi prende subito. E' solo la seconda sessione a distanza di anni, ma sembra la duecentesima di una serie ininterrotta. Una sensazione strana, difficilmente spiegabile, non riesco nemmeno io a capire come possa esserci una personalità dominante così forte ed autentica da farmi sentire posseduto da una vita anche con così poche occasioni per fare maturare una sottomissione. L'alchimia tra Dominante e schiavo si crea subito, e mi trovo ben presto nudo ai suoi piedi, con collare e polsiere. Prima di iniziare la Regina gradisce un thè, ed io vado a prenderglielo in cucina a quattro zampe, servendoglielo devotamente. Lo sorseggia mentre, come ordinatomi, le lecco le scarpe con tacchi a spillo, che usa anche per immobilizzarmi. Un gesto semplice, ma che sottolinea con forza il mio ruolo di sottomesso. Si passa quindi all'adorazione dei piedi, non un mio particolare fetish, ma in questo caso un ulteriore forte momento di venerazione. E' poi un susseguirsi di una lunga serie di umiliazioni, derisioni e torture,   il cui "fil rouge" è dato dalle fantasie che corrono libere nella mente della Mistress e che mi rendono ai suoi occhi un servo da usare ed umiliare a piacimento. La tortura culmina in una fustigazione con la snake. Mi appende con le polsiere ad una trave, mi fa baciare la frusta e mi sputa in bocca per sottolineare ancora una volta il suo ruolo Dominante e quindi inizia a colpirmi con incredibile sapienza e precisione. Lo schiocco della frusta mi fa impazzire, ad ogni colpo mi inarco torcendomi, ma nello stesso tempo ad ogni frustata sento pulsare il mio senso di schiavitù,  indescrivibile. Si sente che lei ci prende gusto, e io non avrei mai il coraggio di dire basta anche se i colpi mordono crudeli e mi segnano fittamente. E' la sua esperienza a fare terminare la fustigazione quando cominciano ad apparire le prime goccioline di sangue. Ma non è finita, anche se non sono bravo in questo, la Regina mi impone prima di spompinare il suo strap-on e poi mi sodomizza, soffro ma meno di quello che avrei pensato, e comunque sono orgoglioso di prestarmi anche a questa forma di forte sottomissione.  Alla fine sono come sempre stremato, la Regina mi concede di venire sotto i suoi piedi, rientrare nella realtà non è facile ma in qualche modo ci riesco ed esprimo la mia riconoscenza. Più tardi, invio un messaggio per ringraziare ancora e , su richiesta, allego una foto dei meravigliosi segni lasciati sulla mia pelle e che non so ancora per quanti giorni porterò orgogliosamente, sperando di avere soddisfatto la Regina. E in un prossimo incontro, magari questa volta più a breve, tempus fugit.

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