LA REGINA BIONDA
Il racconto che sto per farvi si svolge al Regina Nera ma di fatto la regina della serata per me è stata quella bionda, Lara Von Lush.
Già prima del suo arrivo era riuscita a mettermi in riga creandomi un po’ in imbarazzo visto che il messaggio era chiaro: dovevo aspettarla all’entrata della festa in ginocchio e col guinzaglio in bocca, da bravo cagnazzo.
Ora, all’entrata di una festa del genere, non mi sarei dovuto sentire in imbarazzo, anche perché quelli che arrivavano non è che fossero educande e rappresentanti dell’azione cattolica, però, farsi vedere lì in ginocchio in attesa in quel modo e sentirsi osservare, non lascia indifferenti.
Dopo 1 oretta arriva finalmente Lara Von Lush con un altro slave e giusto perché c’ero stato poco, mi lascia un altro po’ lì mentre saluta altri amici e organizzatori.
Io avevo l’aria del cane che scodinzola impaziente mentre vede dal vetro che è arrivato il padrone.
Finalmente entra e posso consegnarle il guinzaglio lasciandomi guidare.
Si entra nel dungeon, lei bellissima ed elegantissima, decisamente sexy, e noi due a 4 zampe al guinzaglio dietro.
A quel punto il sentimento che suscitavano le occhiate era ben diverso. Niente imbarazzo ma orgoglio, orgoglio di essere con Lei, di essere stato prescelto per accompagnarla durante la serata.
E’ un po’ come il calciatore che viene selezionato dal ct per vestire la maglia della nazionale, e sono certo che non manchino persone che sarebbero state volentieri al nostro posto.
La serata è volata, un po’ come le frustate a destra e a manca.
Dopo aver preso qualcosa da bere, due chiacchiere con la padrona o della padrona con amiche, Miss Lara ha deciso di andare a fumare.
L’altro slave le ha subito offerto il posacenere ma lei aveva un piano B. Già , troppo banale il posacenere di ceramica, perché non usare invece me come posacenere umano?
E così ha fatto, usandomi poi anche per spegnerla, causandomi un certo brivido freddo, o dovrei dire caldo?
Fatto questo ha deciso che era ora di giocare e la scelta è caduta sulla cera.
Detto fatto, sono stato legato mani e piedi ad un tavolo, spogliato, e si è dato il via alle danze del fuoco.
Anzi, in realtà c’è stato un intro con mollette da bucato ai capezzoli, con cui Miss Lara si è divertita a scaldarmi, facendole muovere con secchi colpi delle sue dita, godendosi lo spettacolo delle mie smorfie mentre io mi godevo il suo sorriso divertito da bimba che gioca col suo pupazzo.
Quando si è stancata le ha fatte saltare col frustino e quindi si è dedicata al mio corpo e ai miei capezzoli ora sensibilissimi.
La cera scendeva copiosa per poi spostarsi in basso, sempre più in basso fino a quell’ “in basso”, con l’effetto che potete immaginare.
I genitali sono un bel giocattolo per le mistress perché essendo molto sensibili, basta poco per causare dolore a varie gradazioni.
Si è andati avanti così per non so quanto tempo, ma so che intorno a noi c’era un bel po’ di gente che si godeva lo spettacolo dell’eleganza di Miss Lara Von Lush e delle mie urla che facevano ridere anche la mistress.
Bel momento per lei ma anche per il sottoscritto.
Gran finale: con la cera rossa mi ha scritto il suo nome sul petto e per il resto della serata sono dovuto restare a petto nudo per mostrare la sua opera.
Dopo un po’ di riposo mentre Miss Lara si faceva adorare e massaggiare da altri schiavetti che si offrivano come poggiapiedi, lustrascarpe ecc, secondo round, con il sottoscritto in croce e Miss Lara che alterna una serie di fruste sia rigide che non sulla mia schiena e sui glutei per poi passare il cane ad un’altra ragazza che poco prima mi aveva detto di non essere una gran amante delle pratiche bdsm ma che evidentemente aveva deciso di fare un’eccezione per me.
Non sono un amante della frusta col cracken, ma ho un problema con Miss Lara, non riesco a dirle di no a nulla. E lei lo sa. Come sa che sono orgoglioso di farle da giocattolino e che sono contento se Lei riesce a divertirsi con me perché è la sua felicità che voglio. (r.b)