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Ho già avuto il piacere di incontrare la Padrona in sessione, e anche di poter lasciare il mio racconto su questo sito.
I ricordi della mia prima sessione con la Padrona sono ancora molto limpidi in me, e oggi ho avuto la possibilità di un nuovo incontro con Lei, che racconterò nei dettagli in queste righe.
Questa volta è stata la Padrona a contattare me per avvisarmi del Suo tour a Torino, io ho considerato un onore aver ricevuto questo avviso personale, perciò mi sono sentito in dovere di trovare un momento libero per incontrarLa.
Le lascio carta bianca sulle pratiche da eseguire, dato che la Padrona ha dimostrato di avere un'ottima capacità di comprendere a fondo i miei desideri, pur avendomi incontrato solo una volta, e il mio obiettivo per questa sessione è quello di migliorare con le pratiche toilet.
Concordiamo l'appuntamento per ora di cena, dato che è l'orario più comodo per la Padrona per fare scat.
Arriva finalmente il giorno della sessione, e io passo tutta la giornata in stato di grande emozione all'idea di rivedere la Padrona, dopodichè, all'orario concordato mi reco da Lei, che mi accoglie alla porta con il suo inconfondibile sorriso e salutandomi con "ciao cesso", mettendo quindi subito in chiaro quale sarebbe dovuto essere il mio ruolo durante l'intera sessione.
La Padrona mi accompagna in camera, mi ordina di spogliarmi e mi fa subito sapere che lo champagne è pronto, però prima vuole farmi sentire la fragranza che hanno i Suoi piedi. Perciò immediatamente mi fa inginocchiare e mi ordina di sfilarLe le scarpe, Lei infatti per mantenere l'aroma dei Suoi piedi li ha custoditi negli stivaletti senza calze. Le sfilo solo la scarpa destra e improvvisamente mi trovo il Suo magnifico piede premuto sul volto, la pianta è così soffice, e il piacere di averla in faccia è già enorme, ovviamente non posso fare a meno di apprezzare la fragranza. La Padrona si diverte nell'associare l'odore dei Suoi piedi all'odore di formaggi, l'ultima volta odoravano di gorgonzola, questa volta la fragranza Le ricordava il bagoss, un formaggio tipico di Brescia, città di provenienza della Padrona. Io sono già in estasi con quella fragranza, ma dopo un paio di minuti la Padrona si alza, dato che non riusciva più a trattenere lo champagne, e si procura un imbuto, mi ordina di bere tutto senza sprecare una goccia, posiziona l'imbuto nella mia bocca e inizia subito a dissetarmi. Con inaspettata naturalezza bevo tutto ciò che la Padrona mi ha offerto, nonostante Lei ne avesse davvero tanta e me l'ha donata tutta in un unico getto. Una volta terminato, nell'attesa che io finisca di svuotare l'imbuto la Padrona mi omaggia con uno sputo, che finisce in cima al residuo di champagne che io dovevo finire di bere, per terminare in bellezza.
Il nettare della Padrona era delizioso, ma era davvero tanto, infatti avevo già la pancia piena per tutto il liquido bevuto, ma Lei sembra aver apprezzato i miei sforzi, e mi ricompensa permettendomi di continuare ad adorarLe i piedi, e nel frattempo inizia anche a prepararmi una sorpresa.
Dato che era orario di cena, e io non avevo ancora cenato, la Padrona prende un biscotto, inizia a sgranocchiarlo, e a poco alla volta sputa i Suoi bocconi in un piatto, questo sarebbe stato il mio antipasto, il tutto mentre io continuavo ad annusare la fragranza di entrambi i piedi.
Dopo un po' che stavo annusando a fondo la magnifica fragranza, è finalmente giunta l'ora di dare una ripulita, perciò la Padrona mi ordina di inziare a leccare, con leccate intense dal tallone fino alla punta delle dita. Per me è un immenso piacere obbedire a questi ordini della Padrona, ma non posso fare a meno di notare mentre Lei continua a preparare il mio antipasto, la Padrona lo nota, e non perde occasione di deridermi per quanto io mi facessi trattare da cesso, le sue risate sembrano sincere e di gusto, e continuano ad accrescere la sensazione di umiliazione e annullamento che ho provato da inizio sessione.
E dato che io sono il Suo cesso e bidone dell'immondizia, la Padrona mi ordina di mordicchiarLe la pelle morta dei talloni, Lei intanto si gira a pancia in giù e con naturalezza si mette a messaggiare, godendosi un po’ di relax mentre il Suo schiavo si prende cura dei Suoi piedi, alternando mordicchiate alla pelle morta e profonde leccate per ripulirli per bene.
Ritornata in posizione seduta, la Padrona termina di preparare il mio antipasto, finendo di sgranocchiare il biscotto, e dato che in questi giorni soffriva di sinusite, riesce a dare un tocco di classe al piatto con un enorme getto di catarro. Il piatto è pronto, e la Padrona non perde occasione per continuare a deridermi, pregustando la scena in cui io avrei dovuto mangiare tutto.
Io mi posiziono a 4 zampe per mangiare dal piatto come un cane, e la Padrona si appresta a farmi mangiare vicino ai Suoi piedi, per unire la loro fragranza al sapore intenso del mio antipasto, e per non farsi mancare nulla mi omaggia anche con due scoregge direttamente sul naso.
La Padrona inizia ad imboccarmi con l'alluce, raccogliendo il contenuto del piatto e portandomelo alla bocca, e a ogni boccone ride di gusto nel vedere fino a che punto mi faccio umiliare per Lei. Ad un certo punto raccoglie la porzione di catarro, che era rimasta intatta, e nel vedere la scena Lei è talmente soddisfatta del Suo lavoro che decide di fotografare il Suo piede con il catarro che Le colava dall'alluce, mentre io rimanevo a bocca aperta e con lo sguardo puntato sul boccone che mi aspettava. Mi porge il boccone e io lo assaporo fino a fondo, e la Padrona inizia a provare un po' di disgusto per me, oltre che soddisfazione.
Dopo questo magnifico boccone la Padrona spinge la mia testa nel piatto con il Suo piede, ordinandomi di leccare il piatto per ripulire ogni residuo del mio antipasto, lasciandolo completamente lucido, e nel frattempo strofina il piede sui miei capelli per ripulirlo dallo sporco accumulato per imboccarmi.
Mentre io continuo a leccare il piatto Lei prepara la postazione per potermi concedere il piatto forte della cena, dato che inizia a sentire lo stimolo per andare in bagno, e ogni tanto passa da me per offrirmi qualche scoreggia di accompagnamento, e vedendomi totalmente sottomesso in quelle condizioni afferma di essere quasi dispiaciuta per aver smesso di fumare, dato che mi avrebbe volentieri usato anche come posacenere.
Il piatto è completamente ripulito, lo restituisco alla mia Signora, e inizio a prepararmi mentalmente per ricevere il più saporito dei Suoi scarti. Mentre mi posiziono sotto di Lei la mia mente ritorna alla mia precedente sessione, dove con grande sforzo ero riuscito a mangiare solo alcuni pezzi del Suo prodotto, oggi invece mi sento pronto a continuare a superare i miei limiti, e il trattamento che la Padrona mi ha gentilmente riservato finora è stato un buon allenamento per ciò che mi avrebbe aspettato subito dopo.
La Padrona si mette comoda al cellulare, per essere più rilassata durante l'atto, e mi ordina di "tenere la fogna aperta" (la mia bocca), e poco dopo vedo il primo pezzo uscire fuori da Lei. Mi cade dritto in bocca, ma io aspetto l'ordine della Padrona per andare avanti, Lei abbassa la testa per controllare se fosse caduto qualcosa, e appena se ne rende conto mi grida "Mangia!", non me lo faccio ripetere due volte, inizio a masticare lentamente, e mando giù, stupendomi di me stesso in quanto non ho neanche fatto molta fatica per questa azione, nonostante il pezzo fosse alquanto grande. In qualche modo anche la Padrona era già sicura che io sarei riuscito a mangiare senza problemi.
Da quel momento tutto era più disinvolto, la Miss continua a offrirmi il Suo cibo a piccoli pezzi alla volta, controllando ogni tanto se la mia bocca fosse piena, e assicurandosi quindi che io stessi mangiando tutto, e Lei è addirittura stupita della mia velocità nel mangiare.
Ogni tanto la Padrona si divertiva a dialogare con me durante l'atto, con tanto di "scherzetti" di tapparmi la bocca mentre parlavo facendo cadere i pezzi di prodotto, e il mio unico modo per liberarmi la bocca era ingoiare tutto. In questi dialoghi Lei stava fantasticando su quanto sarebbe carino se io diventassi il Suo cesso quotidiano a Brescia, rinchiuso durante il giorno in un angolo, e da usare all’occorrenza, magari anche prestandomi alle Sue amiche. 
La Padrona si diverte sempre a chiedermi che sapore hanno i prodotti che Lei mi offre, e anche in questo caso me lo ha chiesto con il Suo scat, io per un attimo non sapevo cosa rispondere per non risultare offensivo, dopodiché mi viene da dire “sa di nocciola”, e questo provoca una grande risata per la Padrona, che continua a deridermi in quanto io sono talmente un cesso dal punto di paragonare e il sapore dei Suoi scarti al cibo vero.
La mia cena è finita, la Miss si è completamente liberata dei Suoi scarti, rimangono solo un paio di scoregge che Lei mi offre, io sento anche uscire altro materiale liquido dal Suo corpo, e Lei con totale disinvoltura esclama che non ha idea di cosa sia, ma non gliene frega, tanto sono il Suo cesso e ingoio tutto.
Soddisfatta di quanto avessi mangiato tutto, la Padrona mi da un altro ordine, "mettiti a 4 zampe e puliscimi il culo con la lingua", al sentire questo ordine mi sale una grande emozione, in quanto non pensavo mi potesse essere concesso un onore così grande, ovviamente avrei dovuto essere ben attento a non sfiorarLa in altre parti del corpo, quindi eseguo immediatamente questo nuovo ordine, e mi assicuro che la mia Signora sia completamente pulita.
Ultimo mio compito della sessione era quello di ripulire gli ultimi residui di prodotto dalla traversina con la lingua, anche se era già quasi del tutto pulita, in quanto non mi sono fatto sfuggire niente dalla bocca, c'erano solo alcuni minuscoli pezzettini, che la Padrona mi fa aspirare schiacciandomi di nuovo la testa per terra con il piede.
A questo punto la Padrona mi concede la grande ricompensa di potermi toccare, dato che sa bene che io ho sempre fantasticato da ragazzino immaginando di poter un giorno subire queste pratiche dal vivo, e adesso ho potuto realizzare questo sogno.
Mentre io mi tocco la Miss posiziona la traversina sulla mia faccia, in quanto un cesso come me può godere solo essendo immerso in quegli odori, e in quel momento Lei decide che la mia cena non è ancora finita. Infatti dopo un po' mi toglie la traversina dalla faccia e vedo che Lei ha una caccola del naso in mano, che tanto per non farmi mancare niente mi costringe a mangiare. La Padrona continua a farmi toccare riempendomi di umiliazioni verbali su quanto avessi appena fatto durante tutta la sessione, e dicendo che il modo perfetto per terminarla era che io mangiassi anche il mio sperma.
Lo stimolo decisivo per venire mi è stato dato quando Lei mi ha appoggiato i piedi sul petto, concedendomi di continuare a odorarli, e nel preciso istante in cui io mi avvicino a loro per dargli un ultimo bacio, raggiungo l'orgasmo, uno dei più belli che possa ricordare. Mentre io sto venendo la Padrona è già posizionata con il guanto per raccogliere il mio sperma, e me lo porta immediatamente alla bocca facendomelo ingoiare.
Anche oggi la mia umiliazione è stata totale, e una volta finito tutto passo rapidamente in doccia per lavarmi.
La mia soddisfazione è stata enorme, e anche la Padrona è stata molto fiera di me per come mi sono comportato in sessione, e ci lasciamo andare in una lunghissima chiacchierata finale, dove Le ho inizialmente raccontato le emozioni provate durante la sessione. E successivamente abbiamo preso svariati argomenti di conversazione, anche riguardanti le nostre vite private, in quel momento mi sembrava come se stessi parlando con una persona che conosco da sempre, e in totale tranquillità. Dopodichè saluto e ringrazio la Padrona e vado via.
Oggi ho nuovamente superato, e di molto, i miei limiti di sottomissione, la Padrona riesce a dominarmi esattamente come avrei voluto nei miei desideri più profondi da ragazzino, e la cosa bella è che Lei, essendo una donna molto autoritaria riesce a farmi eseguire di tutto con poche parole e sguardi decisi.
I ricordi delle mie sessioni con la Padrona rimarranno a lungo, nel frattempo Le auguro ogni bene possibile, e rimango molto curioso di cos'altro Lei sarebbe capace di farmi fare. Io a Lei affiderei tutto me stesso.

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